Orientarsi nello spazio
grazie al Wayfinding

Il termine Wayfinding risale agli anni ’60 e letteralmente significa “trovare la strada”. Tuttavia, in questa espressione, è racchiuso molto di più, ovvero l’orientamento nello spazio reso possibile grazie ad un’organizzazione adeguata dello stesso, che permette non solo di sapere dove si è, ma anche come fare per raggiungere in maniera agile e veloce la destinazione designata.

Per favorire la fruibilità e l’orientamento, è necessario che gli spazi siano facilmente leggibili e per renderli tali è fondamentale che i vari elementi che li compongono siano semplici da identificare per chi si muove all’interno.

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Il Wayfinding come mappa

Il punto di partenza di ogni progetto di Wayfinding consiste nel creare una mappa spaziale in grado di guidare le persone e di delineare la corretta suddivisione degli ambienti.
Ne consegue che l’individuo è al centro del progetto e gli spazi devono essere modellati sulla base delle loro esigenze.

Per rendere un ambiente confortevole e funzionale, è essenziale servirsi di una segnaletica chiara ed efficace, combinata con un uso sapiente dei colori, in grado di modificare radicalmente la percezione di qualsiasi luogo e la sua fruizione.

Consigli pratici per la buona riuscita
di un progetto di Wayfinding

Per un successo garantito, è necessario non perdere di vista alcune info utili:

  • Individuare il target di riferimento e prevedere soluzioni che consentano a tutti gli utenti coinvolti di muoversi con facilità all’interno dell’ambiente.
    Ad esempio, se fra il pubblico ci sono dei bambini, sarà necessario ricorrere ad una segnaletica accessibile sia in termini di simbolismo, sia in termini di altezza dei supporti.
    Un’analisi preliminare dello spazio e dei suoi fruitori è il primo step per strutturare un sistema di segnaletica efficace e funzionale

  • Essere creativi al punto giusto, per non perdere mai di vista la realizzazione di un sistema di segnaletica che sia prima di tutto chiara e facilmente leggibile

  • Identificare dei punti di riferimento che permettano di rendere lo spazio fruibile.
    Infatti un ambiente indistinto, ricco di stimoli e privo di elementi che lo contraddistinguano, contribuisce a creare confusione e dispersione

  • Progettare un set di simboli, evitando l’eccessivo design, in modo tale che siano comprensibili a tutti. La chiarezza in primis, accantonando l’appeal estetico

  • Scegliere il font adeguato per ottimizzare la lettura della segnaletica direzionale e l’orientamento nello spazio. Caratteri semplici e distinti sono intuibili a colpo d’occhio ed efficaci dal punto di vista comunicativo

  • Selezionare le dimensioni giuste del font per la corretta visibilità della segnaletica, considerando sia il target a cui ci si rivolge, sia la distanza da cui i cartelli devono essere letti

Il fine ultimo del Wayfinding

Evitare di adottare quegli elementi visivi e comunicativi esteticamente belli, ma poco funzionali, è lo scopo di ogni progetto di Wayfinding: la scelta degli elementi è studiata e calibrata in base al contesto di riferimento, affinché l’utente possa trovare accoglienti e confortevoli anche quei luoghi che per definizione non sono tali.

Ecco quindi che entriamo in gioco noi di Quadra, esperti nel settore e pronti a seguirti passo a passo nella messa a punto di soluzioni ad hoc per le tue esigenze.

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